#Fondazioni cuneesi: quale futuro?

Le Fondazioni hanno da sempre un ruolo importante per lo sviluppo del territorio in termini sociali, culturali e scientifici. Quelle di derivazione bancaria sono certamente le più conosciute e con le maggiori disponibilità. Sono anch’esse attraversate da cambiamenti e trasformazioni.

Ne parliamo in una serata di approfondimento e confronto sul tema con i presidenti di due fondazioni bancarie: Prof. Sergio Soave, Presidente della Fondazione CR Savigliano e il Dott. Gianni Genta, Presidente della Fondazione CR Cuneo. Inoltre con l’intervento del già Presidente della Fondazione CR Bra, Dott.ssa Donatella Vigna, avremo modo di conoscere la scelta effettuata dalla fondazione di quel territorio di fusione con la FCRC.

L’incontro ha l’obiettivo di fare il punto della situazione delle Fondazioni del territorio, le prospettive nei prossimi anni, il ruolo che potranno e dovranno avere.

Venerdì 25 ottobre alle ore 21 nel salone al primo piano di piazzetta Pieve 8 a Savigliano ritorna per il terzo anno la Scuola di Politica dell’Associazione Benecomune. Quale futuro quindi per le Fondazioni in Provincia di Cuneo? Siete tutti invitati…

#Ambiente2: qual è il problema numero uno?

L’evento #Ambiente2 è stato incentrato sull’intervento dell’Ing. Andrea PONTA, Energy Manager Iren SpA e formatore, che ha descritto il contesto in cui ci troviamo, messo in fila i vari problemi correlati all’ambiente e la responsabilità che ne scaturisce.

Un’analisi attenta di chi da anni collabora con gruppi di ricercatori che a livello italiano provano a documentare quanto sta accadendo per fornire il quadro della situazione che abbiamo di fronte e che prova a raccontarlo come formatore nelle scuole e soprattutto ai giovani.

La serata ha avuto inizio con una domanda per il pubblico: qual è il problema numero uno dell’ambiente? Un modo semplice ma efficace per coinvolgere tutti sull’interrogarsi sull’ambiente, di quanto i vari temi sia correlati e sia difficile dare una chiave univoca per leggere quanto accade.

Andrea Ponta pensa un intervento che cerchi di costruire il quadro d’insieme e dia qualche suggerimento per leggere ciò che accade. Ecco allora che le sue slide partono da una analisi storica, dall’evoluzione industriale e nel contempo dall’evoluzione che arrivò più tardi della consapevolezza degli effetti sull’ambiente di tante “rivoluzioni” che sono state alla base dello sviluppo economico e sociale di questi ultimi secoli.

Con alcuni indicatori molto efficaci fa capire al pubblico l’urgenza di prendere provvedimenti e come in qualche modo si stanno anche prendendo ma troppo lentamente.

Dalla presentazione dell’Ing. Andrea Ponta, la slide che evidenzia l’Earth Over Shoot Day.

Un intervento completo che coglie l’interesse del pubblico di cui cui riportiamo qui di seguito il materiale utilizzato, a cui è seguito un ampio dibattito con molte domande dei tanti intervenuti per ancora una serata all’insegna della informazione e della formazione.

Una interessante trattazione anche sui mutamenti climatici e un commento sui fenomeni più recenti, come il movimento intorno a Greta che ha coinvolto così tanti giovani. È proprio con loro che Benecomune vuole tornare in autunno a parlare di Ambiente, probabilmente approfittando della disponibilità di Andrea Ponta.

L’intento della seconda serata sull’Ambiente è raggiunto ma il tema non è certamente stato sviscerato nella sua interezza. Ecco quindi un impegno per il terzo anno della scuola di politica, quello di riprenderlo a partire dai mutamenti climatici, insieme ad un incontro più focalizzato sui giovani.

Il secondo anno della Scuola di Politica di conclude in questo modo. 8 incontri mensili sono un bel patrimonio di informazioni e idee che sono circolate coinvolgendo centinaia di partecipanti. Ora l’estate con già qualche evento pronto per l’autunno che presto arriverà. Ma ora un po’ di riposo…. buone vacanze a tutti!

#Ambiente2: la responsabilità delle Risorse

Secondo appuntamento sull’Ambiente della Scuola di Politica di Benecomune. Dopo l’incontro dello scorso 14 maggio con Piero SARDO della Fondazione Slow Food per la Biodiversità Onlus sul tema complesso e articolato della biodiversità agro alimentare, la seconda serata sull’Ambiente prova ad offrire un approfondimento sulle risorse a disposizione, energetiche e non.

Ognuno di noi, ogni giorno, è posto di fronte al problema ambientale, alle strane condizioni climatiche, alle varie forme di inquinamento e alle risorse che si esauriscono. Prendere coscienza di questi fenomeni e porsi le domande giuste davanti a questioni così importanti è già un primo passo. Ma poi che fare? E dove cercare risposte convincenti? Ci serve una mappa per districarci tra le tante proposte di soluzione: sviluppo sostenibile, economia circolare, decrescita felice, passando dai “venerdì per il futuro” di Greta…

Ecco quindi #Ambiente2, che attraverso l’intervento dell’Ing. Andrea PONTA, Energy Manager Iren SpA e formatore, proverà a tratteggiare il contesto in cui ci troviamo, la responsabilità che ne scaturisce, alcune risposte che si possono immaginare. Un’analisi attenta di chi da anni collabora con gruppi di ricercatori che a livello italiano provano a documentare quanto sta accadendo per fornire il quadro della situazione che abbiamo di fronte e che prova a raccontarlo come formatore nelle scuole e soprattutto ai giovani.

Un’occasione per approfondire ma anche per chiedersi: e ora che facciamo?

L’appuntamento è quindi per Giovedì 30 Maggio 2019 alle ore 21 presso la sala di “Savigliano Formazione” con ingresso da via Mabellini 2 (angolo via Saluzzo) a Savigliano.

#Ambiente1: alla scoperta della biodiversità

La prima serata sulla biodiversità agro alimentare ha visto in scena il fascino della natura, raccontata in modo magistrale da Piero SARDO, Presidente della Fondazione Slow Food per la Biodiversità ONLUS. Un susseguirsi di esempi e di testimonianze di quanto sta accadendo sotto i nostri occhi e le cui conseguenze sono così poco conosciute… Della stessa biodiversità si sottovaluta il vero significato e per coglierlo un video iniziale ha consentito ai partecipanti di entrare nell’atmosfera giusta.

L’intervento di Piero SARDO è stato un susseguirsi di esempi e interconnessioni, che hanno dipinto purtroppo un quadro poco confortante, dominato dalla agro industria e con una biodiversità sacrificata allo sviluppo economico e al profitto come unica guida.

Manca una consapevolezza diffusa di come la ricchezza delle specie sia una garanzia di sopravvivenza del pianeta. Di circa 8 milioni di specie, 5,5 milioni sono insetti e complessivamente circa 27 mila all’anno stanno scomparendo.

Ci sono molti animali comuni che fino a poco tempo fa si potevano vedere abitualmente nei cortili delle nostre case che stanno scomparendo. Magari di alcuni non sentiamo la mancanza, ma in natura una funzione possono averla, spesso anche molto importante… Pensiamo ai pipistrelli… quando mai ne vediamo ancora? e le rondini? quante ce ne sono ancora rispetto a 20/30 anni fa?

Senza poi considerare nei processi produttivi come la riduzione delle colture, la concentrazione della coltivazione di pochi cereali di pochissime specie selezionate, l’utilizzo di fertilizzanti e antiparassitari, abbiamo mutato la fauna che circonda le nostre campagne. La storia delle api, la moria di questi anni, gli studi che svelano l’effetto dell’uso di fungicidi su questi fantastici impollinatori essenziali per circa il 75% delle colture alimentari.

Questo e altro per dire che la biodiversità è un aspetto certamente del tema più ampio e complesso dell’ambiente, ma ne è molto collegato per via degli effetti dei mutamenti climatici sulle colture, sulle stagionalità. Ma un ruolo altrettanto centrale lo svolge lo stile di vita moderno, il consumismo che ci porta ad avere a disposizione tutto e sempre, senza stagioni e varietà, tutto ridotto alle mere necessità commerciali.

Cresce la consapevolezza, almeno in sala, della necessità di chiedersi cosa cambiare e da dove partire, prima che sia la “disperazione” ad imporci di farlo. Una serata importante che apre la strada al secondo confronto sull’ambiente, in programma giovedì 30 maggio alle ore 21 sempre in via Mabellini 2 a Savigliano sulla Responsabilità delle Risorse. #Ambiente2 in arrivo per una scuola di politica che vuole approfondire e scoprire i contenuti di uno dei temi che sarà di maggiore attualità nei prossimi anni.

#Ambiente1: la biodiversità agro-alimentare

L’appuntamento di Maggio con la Scuola di Politica di Benecomune è dedicato al primo incontro su un tema di forte attualità: l’ambiente. In più serate in corso di programmazione fra cui già una seconda a fine maggio sulla sostenibilità delle risorse e la responsabilità, si inizierà con un approfondimento sulla biodiversità agro-alimentare, aspetto ampio con molti riflessi, non solo sull’ambiente ma su quello che mangiamo, sulla nostra cultura e quindi in sostanza sulla nostra vita.

Ecco quindi #Ambiente1, la prima serata con il coinvolgimento e la partecipazione di Slow Food attraverso l’intervento di Piero SARDO, Presidente della Fondazione Slow Food per la Biodiversità Onlus.

La prestigiosa università inglese di Exeter ha dichiarato che la Terra sta attraversando la sesta grande estinzione di massa (con la quinta – 65 milioni di anni fa – sono scomparsi i dinosauri). C’è una differenza sostanziale tra questa e le estinzioni del passato: la causa scatenante. Per la prima volta il responsabile è l’uomo. Che continua a distruggere foreste pluviali, cementificare il territorio, inquinare acque e terreni con pesticidi e fertilizzanti chimici, accumulare plastica negli oceani. E che insiste a emarginare gli ultimi custodi della terra: quei piccoli contadini, pastori e pescatori che conoscono e sanno rispettare l’equilibrio fragilissimo della natura. La battaglia per salvare la biodiversità non è una battaglia qualsiasi. È la battaglia per il futuro del pianeta.

L’appuntamento è quindi per Martedì 14 Maggio 2019 alle ore 21 presso la sala di “Savigliano Formazione” con ingresso da via Mabellini 2 (angolo via Saluzzo) a Savigliano.

Cosa ci insegna la Brexit?

Successo di pubblico per il sesto evento della scuola di politica 2018/2019. In collaborazione con APICE (Associazione Per l’Incontro delle Cultura in Europa), una serata per parlare della Brexit, ripercorrere il tortuoso percorso, le dinamiche, i possibili scenari, gli sviluppi delle prossime settimane e le conseguenze che ci saranno nei mesi a venire.

Con un lucido e puntale intervento, Franco CHITTOLINA, carico della sua esperienza europea alle spalle, ha saputo tracciare e costruire una sintesi chiara e accessibile di una vicenda in realtà complessa, in parte anche incredibile, soprattutto per la poca consapevolezza sulle reali conseguenze della scelta compiuta il 23 giugno 2016 con il famoso referendum.

La registrazione completa dell’incontro con l’intervento e il dibattito successivo.

Ripercorso le tappe che hanno portato alla Brexit, particolarmente interessante è risultata l’individuazione di diversi scenari possibili, a partire dal fatto che se entro il 23 maggio non si risolve, ovvero non si raggiunge un accordo, la proroga concessa fino a fine ottobre 2019 presuppone lo svolgimento delle elezioni per il parlamento europeo anche in Gran Bretagna, al fine non solo di eleggere i loro parlamentari, ma per validare le elezioni di tutti gli altri paesi. Allo stesso tempo un tema particolarmente caro a Bruxelles è il fatto che nei primi sei mesi del nuovo parlamento, in cui di consueto si procede con il cambio di tutte le cariche, non vi sia una interferenza della Gran Bretagna, che di fatto sarebbe fuori dai giochi essendo che entro il 31 ottobre dovrebbe uscire dalla UE. Insomma un rompicapo dalle tante implicazioni che si intrecciano con esiti tutt’altro che scontati.

L’esposizione ha suscitato molte domande e curiosità da parte del pubblico, sia in merito alla Brexit stessa, come ad esempio la questione due Irlande, sia più incentrate sull’Unione Europea e in particolare sull’imminente elezione del 26 maggio prossimo. In particolare è risultata molto apprezzata l’analisi sul funzionamento del Parlamento Europeo, dei gruppi parlamentari e gli scenari sui rapporti di forza fra i diversi soggetti politici.

Nel corso della serata è stato annunciato che è in corso di programmazione per il prossimo 14 maggio un primo incontro sulle tematiche ambientali su cui la scuola di politica vuole concentrarsi nei prossimi eventi.

La lezione di Brexit per l’UE e per l’Italia

Continua la Scuola di Politica con un evento in collaborazione con APICE,  l’Associazione Per l’Incontro delle Culture in Europa, con l’intervento del suo presidente,  Franco CHITTOLINA sul tema BREXIT.

Come ha avuto inizio l’interminabile e tortuoso percorso della Brexit? Cosa accadrà nelle prossime settimane? E quali lezioni possiamo trarre da tutto questo? Queste e altre domande al centro della serata che vuole non solo ripercorrere le tappe della Brexit ma cercare di capire quali conseguenze e situazioni quella scelta sta generando.

Un’occasione per riflettere sul tema Europa, cosa significhi e cosa si può perdere e quanto sia difficile poi gestire determinate dinamiche che si possono innescare. Una serata che può aiutare a prepararsi al prossimo appuntamento elettorale con qualche consapevolezza in più per riuscire a filtrare i messaggi e l’idea di Europa che emergerà dalle differenti visioni che verranno sostenute dalle varie forze politiche in campo.

L’appuntamento è quindi per Lunedì 15 Aprile 2019 alle ore 21 presso la sala di “Savigliano Formazione” con ingresso da via Mabellini 2 (angolo via Saluzzo) a Savigliano.

L’incontro è aperto a tutta la cittadinanza. Sarà trasmesso in diretta Facebook sulla pagina dell’Associazione: https://www.facebook.com/Ass.BeneComune/

Il racconto di Nello Scavo nella serata su Europa e Migranti

Sala gremita lunedì 11 marzo al Cinema Aurora per l’intervento di Nello Scavo. Giornalista dell’Avvenire, reporter internazionale, corrispondente di guerra, con la sua testimonianza diretta di anni di prima linea ha conquistato il pubblico con un racconto semplice e diretto che ha permesso di avere un quadro più chiaro di una realtà che è difficile da districare, da capire fino in fondo. Gli uomini migrano da sempre. È una esigenza di sopravvivenza, di prospettiva, di diritti. Non c’è un solo motivo che prevale su altri. Ci sono tante cause: guerre civili, conflitti, diritti negati, mancanza di lavoro, condizioni di vita insostenibili… ma anche solo il tentare la fortuna altrove da ciò che si conosce molto bene e spesso coincide con la miseria. I migranti arrivano da tanti paesi del mondo in Europa. La maggior parte di loro, circa il 70% degli irregolari sono entrati con un visto turistico, atterrando agli aeroporti di Roma e Milano, semplicemente si sono fermati. Arrivano da paesi dell’Asia, dell’America Latina e nessuno pensa di fermarli perché insieme a loro arrivano anche i turisti veri che poi portano soldi e business. Invece quelli che arrivano dal mare sono un’altra storia. Gli Africani non portano soldi. È una semplificazione quella di Nello Scavo, lo dice anche lui, ma occorre farla perché altrimenti si rischia di non capire cosa sono le migrazioni, che non è tanto una questione di sicurezza come qualcuno strumentalizza, ma è un flusso che nasce e cresce e si modifica nel tempo per effetto di tante motivazioni che sostanzialmente si sintetizzano intorno ad interessi economici i più svariati. I soldi in buona parte spiegano i fenomeni migratori.

Due ore di testimonianza. Con i numeri che servono per capire la dimensione del fenomeno, il dramma, le conseguenze. Per capire che la sola guerra civile dello Yemen iniziata nel 2015 sta provocando da allora un flusso di ritorno di profughi africani che lavoravano laggiù di cui una parte si addensa alle porte dell’Europa e cerca di arriva da noi. Una guerra che se andiamo ben a vedere è fomentata dalle armi vendute dai paesi occidentali e fra questi c’è anche l’Italia con un’azienda sarda in prima linea nella fabbricazione di bombe aeree.

Il capitolo Libia. La storia di quando Nello entra clandestinamente, delle piattaforme petrolifere, dei profughi usati come schiavi e poi imbarcati quando sono ormai consumati. Storie di soprusi, abusi di ogni sorta. Un inferno da cui spesso uscire per rischiare di morire in mare è una scelta obbligata. In mare si continua a morire, anche se non da un’anno non ci sono più informazioni in merito. Tutto tace, le ONG sono allontanate, i porti sono “chiusi”. Eppure si continua a partire. Qualcuno arriva e sparisce nel nulla. C’è chi li aspetta? Di nuovo soldi, interessi e forse altro che non ci è dato di sapere.

La serata scorre via veloce. Arrivano le domande. All’inizio il pubblico è timido, poi incomincia a voler sapere, a voler capire fino in fondo. Nello Scavo con la sua dialettica da giornalista continua a raccontare, a mettere insieme i pezzi, a formare il puzzle, a restituire un quadro d’insieme di ciò che comportano le migrazioni… La rotta balcanica, che ha fatto camminando con i profughi, le sue contraddizioni, cristiani aiutati dai mussulmani e poi inseguiti e perseguitati dai cristiani… Storie piene di controsensi, tutto guidato da interessi politici, economici e ancora soldi… tutto diventa un commercio quando passano così tante persone.

Poi il capitolo delle ONG, le navi in mare, cosa fanno e di cosa sono state accusate. Salvare vite. Ecco uno dei video proiettati nel corso della serata.


La serata sembra non aver fine. Verso mezzanotte chiudiamo le domande che continuano ancora a bordo sala.

Grazie a Nello Scavo per il lavoro che fa, per come lo fa, come ha detto lui senza buonismo, solo per rappresentare le chiavi di lettura di una realtà che spesso il pregiudizio e le false informazioni non fanno cogliere nella sua complessità e drammaticità.

L’Europa ha delle responsabilità, il fenomeno c’è e va governato, il dramma spesso è alimentato dagli interessi economici degli stessi paesi che poi devono gestirne le conseguenze… Le soluzioni ci possono essere ma prima occorre prendere coscienza.

Nello Scavo conclude la serata con alcune storie che danno speranza. Una donna che organizza una accoglienza per i profughi che arrivano ai balcani… un uomo che smina il Kosovo devastato dopo essere stato un imprenditore che le fabbricava. Storie che merita sentire… verso la fine della registrazione le trovate.

Un altro capitolo della scuola di politica si è chiuso. Grazie Nello Scavo di essere venuto a Savigliano.

Europa e Migranti: Cosa è successo? Quali soluzioni?

Nuovo evento a Marzo per la scuola di politica dell’Associazione Benecomune. Come anticipato nella serata del 18 gennaio e dopo il partecipato incontro dedicato all’investire nello Sport di giovedì  28 febbraio scorso, arriva l’appuntamento che riprende il tema migrazioni amplificandolo sul rapporto fra l’Europa, con la sua politica di gestione dei flussi e la situazione dei Migranti, con i tanti retroscena dei viaggi della speranza che portano così tante persone a cercare di andare via dai loro paesi per le ragioni più diverse, dal fuggire una guerra alle ragioni economiche.

Con un testimonial d’eccezione, il prossimo Lunedì 11 Marzo alle ore 21, al Cinema Aurora di via Ghione 10 a Savigliano, Benecomune ripropone una seconda serata sul tema di estrema attualità dei migranti, cercando di capire innanzitutto cosa è successo in Europa alla politica di gestione dei flussi e quali conseguenze ha portato, quali numeri caratterizzano il fenomeno e la sua portata nei diversi paesi. Allo stesso tempo cercheremo di capire meglio quali siano le condizioni nelle quali si sono trovate migliaia di persone utilizzando le diverse rotte attraversando paesi e pericoli.

L’incontro sarà incentrato sull’intervento di Nello SCAVO, la cui partecipazione straordinaria potrà permetterci di confrontarci con uno dei reporter che in questi anni hanno seguito in prima linea le vicende dei migranti e non solo.

Nello SCAVO è un giornalista di Avvenire, un reporter internazionale, un cronista giudiziario. Corrispondente di guerra, collabora con diverse testate estere. Le sue inchieste sono state rilanciate dalle principali testate del mondo, fra cui The New York Times, The Washington Post, The Independent, Le Monde, Huffington Post, La Croix, Bbc, Cnn, Clarin, La Nacion, El Pais, El Mundo e altri.

Nel settembre 2017 è riuscito a introdursi in una prigione clandestina degli scafisti libici, raccontando in presa diretta quali siano le condizioni dei migranti intrappolati. Nel 2016, dopo avere percorso e raccontato per oltre un anno la rotta terrestre dei Balcani, insieme a carovane di profughi, è stato in Siria scoprendo le catacombe dove sono tornati a vivere i cristiani sotto i bombardamenti.

Negli ultimi anni è stato tra i giornalisti internazionali a trascorrere più tempo sulle navi di salvataggio dei migranti nel Mediterraneo. E nel gennaio 2019 è stato il primo giornalista a salire a bordo della nave Sea Watch 3 che per tre settimane è stata bloccata in mare dopo avere soccorso, con la Sea Eye, 49 migranti a cui non era stato permesso di sbarcare.

Partecipano alla serata Alessandra FROSSASCO, Assessore alle Politiche sociali e Sergio MONDINO,  Presidente Consulta della Solidarietà.

L’incontro come di consueto è aperto a tutta la cittadinanza e sarà in diretta Fb sulla pagina https://www.facebook.com/Ass.BeneComune/