Serata molto partecipata quella con Sheik Abdo, profugo e attivista siriano che ha raccontato il dramma del suo paese, coinvolto da 8 anni e mezzo in una guerra civile scaturita dalla rivoluzione siriana affogata nel sangue di migliaia di siriani con una popolazione allo stremo che ancora oggi grida al mondo per richiedere attenzione e diritti. Dai 7 agli 8 milioni di profughi, 500 mila incarcerati, 300 mila scomparsi, su una popolazione che prima del 2011 era di 23 milioni di persone. Un regime spesso compromesso con gruppi malavitosi ed eserciti mercenari che si confondono con i gruppi più fondamentalisti, terreno fertile per terroristi di ogni sigla. Un paese in rovina, che fatica a guardare avanti, con 2 milioni di profughi in Libano e altrettanti in Turchia, artefice in questo ultimo mese di iniziative unilaterali per spingere i curdi ancora più a nord e cercare di prendere possesso di territori per ridistribuire i profughi che ospita, con tensioni continue con l’UE, l’azione non chiara degli americani e il ritorno dei russi.
In questo contesto Abdo ha raccontato la vita dei profughi, le prospettive dei tanti bambini, la povertà assoluta, le condizioni in cui sono costretti a vivere, la paura e l’incertezza sul divenire. Con Operazione Colomba si è cercato di capire i tanti modi per aiutare questo popolo, dai corridori umanitari ad un sostegno diretto in quel paese, per cercare di tenere in piedi scuole e un minimo di normalità.
Dal dramma Siriano alla BREXIT. Con il terzo evento della Scuola di Politica, l’Associazione Benecomune in collaborazione con APICE e EDIC Cuneo riaffronta dopo un anno l’uscita della Gran Bretagna dall’Unione Europea, percorso tortuoso e tutt’altro che lineare e dagli esiti ancora oggi incerti, nato da un referendum, passato attraverso maggioranze variabili, rinvii, accordi e non accordi, elezioni e cambi di governo.
L’appuntamento è per il 22 novembre, sempre nel salone della Pieve al primo piano di piazzetta Pieve 8, alle ore 21 con Franco CHITTOLINA per fare il punto sulla BREXIT e quindi sul futuro dell’Europa…