Il digitale ha cambiato l’approccio alla Politica?

Nel sesto appuntamento della Scuola di Politica dell’Associazione Benecomune uno dei temi più di attualità: quanto ha cambiato la comunicazione politica l’avvento di internet? Che il digitale rappresenti un elemento di innovazione e cambiamento in tutti i campi, dalle abitudini al business, è sotto gli occhi di tutti. Ma è in grado anche di cambiare e orientare le nostre scelte politiche? Con Valerio Ferrero, autore di “Inattivi Digitali”, amministratore di Etinet del gruppo Dada e di DigitalX, si è ampiamente trattato un argomento che già per definizione non si può esaurire e probabilmente non si riesce oggi a cogliere nei suoi molteplici effetti. Un intervento molto apprezzato dai partecipanti dell’evento del 22 marzo scorso, che hanno avuto modo di entrare gradatamente nei principali cambiamenti che le campagne elettorali di questi ultimi anni hanno avvertito e percepire il crescente effetto del dibattito “digitale” nel costruire e intercettare consenso e diffondere idee e messaggi ad un vasto pubblico.

L’accesso ad internet, l’utilizzo dei social media, gli utenti mobile… sono numeri che non si possono più sottovalutare ed occorre capirne il valore e gli effetti. Con il suo intervento Valerio Ferrero ha dato molte informazioni e fatto scaturire diverse riflessioni ma più che risposte sono nate nel pubblico tante domande. La coincidenza della vicenda datagate che coinvolge Facebook, le elezioni appena concluse, l’ascesa di forze definite populiste o antisistema, la difficoltà di raccontare la complessa realtà in cui viviamo, il grido di protesta di chi è avvolto dalla paura o dai problemi per tirare avanti ogni giorno, le reazioni di pancia a tante vicende che lasciano sconcerto nella società… sono tutte raccontate oggi dal digitale, che spesso ne amplia gli effetti e contenuti. Ci sono tanti aspetti positivi, non siamo distanti da una potenziale maggiore partecipazione, dal voto online, dal confronto continuo, ma ci sono anche rischi, siamo in fondo da troppo poco immersi in un mondo interconnesso, digitale e a portata di smartphone. Forse non ne siamo ancora sazi o semplicemente non abbiamo ancora capito come ne siamo immersi pericolosamente. Occorrerà prenderne presto coscienza e consapevolezza, ma certamente almeno per quanto concerne la politica, presto o tardi tutti dovranno farne i conti e non se ne può stare fuori…

Il video della serata, oltre ad essere disponibile sulla pagina Facebook dell’Associazione e anche salvato sul canale Youtube insieme alle registrazioni degli eventi passati (clicca qui per andare direttamente ai video).

Riparte la Scuola con la seconda sessione: Comunicazione e Politica nell’era di Internet

È in fase di definizione la seconda sessione della Scuola di Politica dell’Associazione Benecomune di Savigliano. Ma si riparte.

Il prossimo appuntamento è per Giovedì 22 Marzo su un tema di estrema attualità: quale ruolo ha la comunicazione nell’era di internet sulla Politica? L’influenza dei social, il veicolarsi delle notizie, la disponibilità di informazioni sul palmo di una mano, sta trasformando in modo significativo la nostra vita? E la politica?

Valerio Ferrero, Amministratore Etinet società Gruppo DADA, Amministratore DigitalX, è l’autore del libro «Inattivi Digitali» che racconta e da alcuni consigli sui rischi e sugli effetti di internet. Con il suo intervento, partendo dal libro, proveremo a capire cosa sta cambiando (o forse è già cambiato da tempo…) nella comunicazione politica di oggi.

Una serata di attualità che consentirà di dare una ulteriore lettura anche alle ultime elezioni politiche dei giorni scorsi.

L’evento è in programma per Giovedì 22 Marzo 2018 alle ore 21, presso la Sala riunioni di «Savigliano Formazione» con ingresso da Via Saluzzo 5  a Savigliano. Come di consueto sarà disponibile in diretta live Facebook all’indirizzo https://www.facebook.com/Ass.BeneComune/

Valerio Ferrero

Lubatti e Orlando concludono la prima sessione della scuola di politica

Il quinto evento della Scuola di Politica dell’Associazione Benecomune iniziava con una domanda: le Province ci sono ancora? Claudio Lubatti e Marco Orlando si sono succeduti non solo per confermarne l’attività ma soprattutto per ripercorre insieme ai presenti la storia di una riforma che iniziò a prendere forma nel 2011, si realizzò in parte con la legge Delrio nel 2014, fino ad arrivare alla mancata modifica della costituzione con il referendum del dicembre 2016.

Le province ci sono ancora, ma i cittadini non votano più per la sua classe dirigente dal 2015, diventando dopo la legge Delrio un ente di secondo livello, a cui concorrono per eleggere l’amministrazione i Sindaci e i Consiglieri dei Comuni che ne fanno parte. Una ulteriore peculiarità è la trasformazione in 8 casi in Città Metropolitane, come ad esempio la Provincia di Torino, ora appunto Città Metropolitana di Torino, per cui il Presidente non è eletto come per le altre 72 province ma coincide per legge con il Sindaco della città capoluogo (quindi nel caso di Torino con la sua Sindaca).

Nell’esperienza diretta di Lubatti, assessore di Torino e delegato alla città Metropolitana, c’è stato un salto di qualità importante nelle relazioni fra grande città e comuni, una omogenizzazione della classe politica, favorendo la collaborazione e la conoscenza diretta delle situazioni e delle esigenze. Orlando, direttore dell’Anci Piemonte, ha invece spiegato la difficoltà di molte province a svolgere le loro funzioni, la riduzione delle risorse trasferite (fino a dieci volte di meno), i limiti di una riforma nata in un certo contesto e poi probabilmente “dimenticata” dall’opinione pubblica. Manca una vera strategia di governo del territorio, la mobilità di ventimila dipendenti pubblici in uscita dalle province invece di andare ai comuni sono approdati i più alle Regioni, creando in generale effetti divergenti dalla volontà iniziale della riforma.

Probabilmente più che cercare di toglierle era sufficiente dimezzarle, uniformandole in termini di territori e comuni che ne fanno parte. Una riforma incompiuta, che dopo la mancata abolizione con la riforma costituzionale non approvata, necessiterebbe e meriterebbe fosse ripresa e rivista.

Termina così la prima sessione della Scuola di Politica. L’associazione Benecomune si concentra ora sulla realizzazione del calendario della seconda sessione che prenderà avvio nel mese di Marzo. Presto i prossimi appuntamenti allora.

Intanto chi volesse vedere o rivedere gli eventi appena conclusi può ritrovare le registrazioni sul canale YouTube dell’associazione raggiungibile dall’apposito link presente in homepage o cliccando qui.

Ma le Province esistono ancora?

A distanza di due settimane dalla testimonianza di Francesco Casciano, Sindaco di Collegno, ecco in arrivo il quinto incontro della Scuola di Politica dell’Associazione Benecomune che conclude la prima sessione dedicata alle Istituzioni. Al centro dell’evento la Provincia, ente locale non più ad elezioni diretta, con competenze e ridotte risorse che cerca di sopravvivere. Ma esistono ancora le Province? Spesso si sente questa domanda. A ripercorrere la storia, le funzioni e a spiegarne le ultime traversie saranno ospiti Claudio Lubatti, già Assessore ai Trasporti, Viabilità, Grandi Infrastrutture con delega alla Città Metropolitana di Torino, ex Consigliere Provinciale di Torino, e Marco Orlando, il Direttore dell’Anci Piemonte.

L’appuntamento è per Martedì 6 Febbraio alle ore 21 presso la Sala del Mutuo Soccorso di piazza Cesare Battisti a Savigliano. L’attività della Scuola riprenderà poi a Marzo con la seconda sessione in corso di definizione di cui verrà data comunicazione.

       

Claudio Lubatti                            Marco Orlando

Impegno comune: il Sindaco di Collegno si racconta

Una testimonianza, tante idee concrete, la ricerca della partecipazione, la costruzione di una squadra, la condivisione degli obiettivi, la voglia di fare e di guardare avanti. Francesco Casciano, nel quarto incontro della scuola di Politica dell’Associazione Benecomune, si racconta e fa trasparire la sua passione civica, la visione di una città della cintura di Torino che si proietta nel futuro metropolitano cercando identità e cura dei servizi ai cittadini per dare benessere e risposte ai tanti bisogni.

Un intervento che parte da come si è trasformata nel tempo la figura del Sindaco con le riforme che hanno portato nel 1993 alla elezione diretta, ad un esecutivo più agile ed improntato alla decisione, ad una assemblea, il consiglio comunale, che ha dovuto reinventare il suo ruolo, trasformandosi in strumento di indirizzo e di controllo. Dall’assetto istituzionale il Sindaco di Collegno passa poi velocemente a parlare di come ci si presenta alla città, alla costruzione di un programma elettorale, al far convergere gli obiettivi all’interno di un piano strategico più ampio, quello della città metropolitana in cui il comune è inserito. Un susseguirsi di progetti, idee, realizzazioni, piccole o grandi. Il coinvolgere attivamente la cittadinanza, con bilanci partecipati, iniziative di coinvolgimento dei giovani, il servizio civile locale autofinanziato, esperienze di ecologia urbana prendendosi cura della città, laboratori di sussidiarietà.

Infine un progetto che avvicina Collegno a Savigliano: la condivisione della sede universitaria che porterà a Collegno una parte di Scienze della Formazione, già insediata a Savigliano ma che per varie ragioni non poteva stare tutta sulla nostra città, innanzitutto per il numero complessivo di studenti che supera la capienza massima della nostra struttura. Questo destino comune suggerisce a Casciano la collaborazione sui progetti che possono nascere e che già ci sono di cooperazione e di sviluppo che nascono dall’opportunità di avere una sede universitaria sul territorio.

Nel percorso della Scuola di Politica manca solo più la Provincia, dopo aver parlato di Europa, Stato, Regioni e Comuni. L’appuntamento è il 6 febbraio con Claudio Lubatti e Marco Orlando in un intervento dall’interrogativo d’obbligo: le Province ci sono ancora? A loro l’onere di spiegarci come stanno le cose…

Francesco Casciano: le comunità collaborative, sviluppo locale tra impegno politico e impegno comune

Quarto incontro della Scuola di Politica dell’Associazione Benecomune, dopo aver parlato di Europa e del rapporto fra Stato e Regioni, aver compreso la nuova legge elettorale con Giorgis (vedi l’estratto dell’intervento su nostro canale YouTube), ora si passa a parlare di amministrare un comune. Con il Sindaco di Collegno, comune della Città Metropolitana di Torino, 50 mila abitanti, parleremo di programmi, visione politica, fare sistema sul territorio, collaborare e puntare sullo sviluppo locale. Francesco Casciano, 48 anni, con Collegno Impegno Comune è diventato Sindaco nel 2014 ed è al suo primo mandato.

Una testimonianza concreta, a distanza di qualche anno dalla sua elezione, su cosa significa amministrare, costruire le condizioni per uno sviluppo locale, come funziona la gestione di un comune, quali ostacoli, le difficoltà e i risultati che si possono realizzare. Una intervista aperta, non solo per capire meglio l’istituzione comune, ma per creare un confronto con una realtà non lontana, collocata in un contesto metropolitano certamente diverso dal nostro ma che probabilmente ha qualcosa da insegnarci.

L’appuntamento è per Lunedì 22 Gennaio 2018 alle ore 21 presso la Sala del Mutuo Soccorso di piazza Cesare Battisti a Savigliano. L’incontro come di consueto è pubblico e aperto a tutta la cittadinanza.

Francesco Casciano – Sindaco di Collegno

Materie esclusive, concorrenti e legge elettorale: una serata di formazione con l’On. Andrea Giorgis

Terzo appuntamento della scuola di politica dell’Associazione Benecomune, lunedì 18 dicembre è andato in scena l’On. Andrea Giorgis. Una serata dedicata al rapporto fra lo Stato e le Regioni che ha regalato un approfondimento molto interessante dei rapporti fra i due livelli di governo del territorio, partendo dalle funzioni esclusive dello Stato, passando a quelle concorrenti e per arrivare a quelle non espresse nella Costituzione e quindi di competenza delle Regioni. Un rapporto complicato, soprattutto laddove si parla di temi esclusivi e di quelli non espressi e quindi regionali, che rendono di difficile interpretazioni tante azioni che nel tempo sono state intraprese dalle Regioni a statuto ordinario.

In pochi articoli della Costituzione viene regolato il tutto. In particolare l’art. 117 conferisce la potestà legislativa ed elenca le materie esclusive dello Stato. Poi un secondo elenco evidenzia quelle concorrenti. Quelle non attribuite e non ricomprese nei due elenchi sono di spettanza delle Regioni, ma in sostanza nei primi due elenchi c’è già praticamente tutto… I conflitti fra Stato e Regioni nascono dagli aspetti economici per esercitare le competenze. È quindi una questione di risorse per garantire i livelli essenziali definiti dallo Stato. Quando qualcosa non è chiaro in termini di competenze occorre ricorrere alla Corte Costituzionale a cui si possono rivolgere entrambi. Si è poi fatto un accenno ai referendum Lombardo e Veneto recenti con l’evidenza che per come sono stati impostati hanno avuto solamente uno scopo politico, per non dire demagogico. Il tema era trattenere la fiscalità, ma non è lo strumento dei referendum a poter trattare questo tema, esclusivo dello Stato.

Nella seconda parte della serata si è poi trattata la nuova legge elettorale, quella con cui realisticamente a marzo saremo chiamati a rinnovare il Parlamento Italiano. Legge praticamente uguale per le due camere, se non per i seggi a disposizione, doppi alla Camera rispetto al Senato. Si tratta di una legge, in estrema sintesi, per un terzo maggioritaria e due terzi proporzionale. Nei collegi uninominali avremo il nome del candidato sostenuto da una o più liste (coalizione) a confronto con gli altri candidati delle altre liste. Viene eletto colui che avrà un voto in più degli altri. Nei collegi proporzionali si vota invece il partito che ha già una lista prefissata di massimo 4 candidati. Con un complesso metodo di calcolo proporzionale verranno attribuiti i seggi su base nazionale ai diversi partiti e di conseguenza eletti i candidati tanti quanti saranno i seggi assegnati. La cosa che ha suscitato più interesse e anche sorpresa è la scheda. In sostanza è una sola su cui si vota sia per l’uninominale che per il proporzionale. Il voto può essere solo congiunto, nel senso che se si vota una parte politica (lista o coalizione) per l’uninominale, conseguentemente anche per il proporzionale si può scegliere solo un simbolo di quella coalizione o quindi la lista che sostiene il candidato uninominale. Ovvero se si vota una lista per il proporzionale, anche se non si traccia un segno sul nome del candidato all’uninominale collegato a quel partito scelto, automaticamente il voto andrà a quella persona. Eventuali voti disgiunti annullano la scheda.

Insomma una serata interessante, ricca di contenuti, egregiamente spiegati dall’On. Andrea Giorgis che si è fatto molto apprezzare dai presenti per la capacità di esposizione, competenza e conoscenza della materia. Ricordiamo che è anche docente di Diritto Costituzionale all’università di Torino.

Per chi non ha potuto partecipare ricordiamo che la registrazione della serata è disponibile sul canale Youtube dell’Associazione (clicca qui per il video).

I prossimi appuntamenti sono previsti a gennaio, con la partecipazione del Sindaco di Collegno e del ex Presidente della Provincia di Rimini.

Stato e Regioni: dove convergono e dove confliggono?

Lo scorso 24 ottobre nella seconda serata dedicata all’Europa della scuola di politica dell’Associazione Benecomune di Savigliano, è intervenuto Franco Chittolina, Presidente dell’associazione APICE, approfondendo il funzionamento delle istituzioni europee, i processi decisionali, i cambiamenti nel corso degli anni. Due ore di “lezione” per dire che l’Europa funziona ma pecca spesso della giusta attenzione al suo futuro, alle decisioni più strategiche.

Il viaggio nelle istituzioni continua con un evento dedicato al rapporto fra lo Stato e le Regioni, fatto di competenze non esclusive che si intrecciano, fra desideri di maggiore autonomia e la necessaria unità nazionale.

“Benecomune” ne discute con On. Andrea Giorgis, della Commissione Affari Costituzionali della Camera dei Deputati, nonché docente di Diritto Costituzionale. Un’occasione per approfondire le competenze e lo stato dell’arte dopo l’ultima mancata riforma costituzionale e i referendum lombardo e veneto. Nel corso della serata non potrà mancare però la domanda sulla recente nuova legge elettorale, con la quale saremo chiamati ad eleggere il prossimo Parlamento. L’On. Giorgis ne ha seguito i lavori in commissione in prima linea, impegnandosi per la sua definizione e approvazione.

L’appuntamento è allora per Lunedì 18 Dicembre 2017 alle ore 21 nella sala del Mutuo Soccorso di piazza Cesare Battisti a Savigliano. L’ingresso è come di consueto gratuito e l’invito è aperto a tutta la cittadinanza. L’incontro sarà trasmesso in diretta Facebook dalla pagina dell’Associazione.

On. Andrea Giorgis

Europa: come funziona?

Seconda serata dedicata all’Europa della scuola di politica dell’Associazione Benecomune di Savigliano.

Con l’intervento di Franco Chittolina, Presidente dell’associazione APICE, si è approfondito il funzionamento delle istituzioni europee, i processi decisionali, i cambiamenti nel corso degli anni. Una lezione interessante che ha catturato l’attenzione dei partecipanti per due intense ore (per un problema tecnico non è disponibile la registrazione video).

Partendo dai quattro pilastri delle istituzioni europee (Commissioni Europea, Parlamento Europeo, Consiglio dei Ministri e Corte di Giustizia) Chittolina ha tracciato le funzioni di ognuna di esse, le differenti mission, la vocazione federale del Parlamento Europeo (l’unico eletto direttamente dai cittadini dei 28 paesi membri), della Commissione Europea e della Corte di Giustizia, mentre ha sottolineato la prevalenza della sovranità statale nel Consiglio dei Ministri. Non vi è una vera e propria similitudine con le istituzioni nazionali e bisogna fare attenzione a non fare confusione in questo senso.

Con una puntuale ricostruzione dei processi decisionali europei, del funzionamento dei singoli organi, Chittolina ha saputo in due ore far respirare l’efficiente organizzazione dell’Europa che probabilmente meriterebbe di essere conosciuta di più e invece spesso è percepita lontana dai cittadini. L’Europa funziona bene: questa la sintesi finale, ma pecca spesso della giusta attenzione al suo futuro, alle decisioni più strategiche che paradossalmente non sono prese dai quattro pilastri indicati… È il Consiglio dei Capi di Stato e di Governo, il cosiddetto Consiglio Europeo che ha il compito di guardare avanti e definire le prospettive. Un punto questo importante quanto complicato, perché il processo europeo può evolvere nel tempo ma anche implodere se continua ad essere minato dalle paure, dai populismi e dalla ricerca di una ritrovata sovranità da parte di chi governa i singoli paesi.

Delle nubi si addensano sul progetto dei padri fondatori. Bisogna aver coraggio, incita Chittolina, nel guardare avanti, nell’accettare anche diverse velocità nell’evoluzione dell’Europa, perché non è sempre necessario esserci tutti, come per l’euro che coinvolge 19 dei 28 paesi. Paradossalmente anche l’uscita della Gran Bretagna (se ci sarà dice lui… perché al momento i negoziati vanno lentissimi) potrebbe scovare chi dietro alla ritrosie del Regno Unito si è nascosto rispetto a fare dei passi avanti.

Insomma un viaggio straordinario, unico nel suo genere sul nostro pianeta, l’unione di tante identità diverse che sta insieme e che solo insieme ha la possibilità di affrontare le prossime sfide globali.

Europa: le nuove sfide

Si è svolta nella sala del Mutuo Soccorso di Savigliano la prima serata della scuola di politica promossa dall’associazione Benecomune. Un incontro sull’Europa e sulle sfide aperte che sono sotto gli occhi di tutti. L’intervento del giovane avvocato torinese, Stefano Rossi, del Movimento Federalista Europeo, Coordinatore della Commissione Esteri ed Europa del Forum Nazionale dei giovani, è stato molto apprezzato dagli intervenuti per come ha saputo inquadrare l’evoluzione del percorso europeo e i nodi delle sfide aperte.

Alcuni passaggi fondamentali di questi ultimi quindici anni, dalla bocciatura della costituzione europea alla Brexit, sono elementi chiave per capire l’evoluzione e in parte l’involuzione del percorso europeo. Un progetto non compiuto, che ha certamente bisogno di essere condiviso nel suo senso più profondo per provare a guardare ad una prospettiva che punti a valorizzare lo stare insieme di 28 paesi (contando ancora la GB). Un’area economica importante, la principale del pianeta, che può avere le capacità di competere con la globalizzazione mondiale solo stando insieme, facendo gli ulteriori passaggi necessari a rafforzare politicamente l’unione. Un progetto contrastato, con punti deboli che vanno affrontati dalle istituzioni europee, che hanno regole spesso non all’altezza di quanto necessario per far decollare l’unione.

Un’esposizione ricca di elementi di riflessione che ha suscitato ulteriori approfondimenti nelle domande che hanno animato la seconda parte dell’incontro. Il relatore si è poi fatto aiutare da una presentazione istituzionale (eu_in_slides_it) per passare in rassegna i tanti cantieri aperti e quanto l’Europa già sta facendo come politica comune.

Una prima serata quindi ricca di contenuti, che ha soddisfatto le attese e probabilmente solleticato la partecipazione al secondo incontro in programma, ancora sull’Europa ma questa volta più focalizzato sul suo funzionamento, con Franco Chittolina, Presidente di Apice.

L’incontro, come anche i successivi, è stato trasmetto in diretta Facebook sulla pagina dell’Associazione https://www.facebook.com/Ass.BeneComune/ e i video degli incontri sono disponibili sul canale youtube di Benecomune al seguente link: https://www.youtube.com/channel/UCvvJREPhnBJN3NAunZHNsLw/videos?view_as=subscriber

Appuntamento quindi per martedì 7 novembre alle ore 21, sempre nella Sala Mutuo Soccorso di piazza Cesare Battisti a Savigliano o in diretta Facebook per chi non potrà essere presente di persona.

I contatti dell’Associazione, i prossimi appuntamenti e i riferimenti dell’incontro sono disponibili nella seguente presentazione: 20171024_Europa S Rossi