Il racconto di Nello Scavo nella serata su Europa e Migranti

Sala gremita lunedì 11 marzo al Cinema Aurora per l’intervento di Nello Scavo. Giornalista dell’Avvenire, reporter internazionale, corrispondente di guerra, con la sua testimonianza diretta di anni di prima linea ha conquistato il pubblico con un racconto semplice e diretto che ha permesso di avere un quadro più chiaro di una realtà che è difficile da districare, da capire fino in fondo. Gli uomini migrano da sempre. È una esigenza di sopravvivenza, di prospettiva, di diritti. Non c’è un solo motivo che prevale su altri. Ci sono tante cause: guerre civili, conflitti, diritti negati, mancanza di lavoro, condizioni di vita insostenibili… ma anche solo il tentare la fortuna altrove da ciò che si conosce molto bene e spesso coincide con la miseria. I migranti arrivano da tanti paesi del mondo in Europa. La maggior parte di loro, circa il 70% degli irregolari sono entrati con un visto turistico, atterrando agli aeroporti di Roma e Milano, semplicemente si sono fermati. Arrivano da paesi dell’Asia, dell’America Latina e nessuno pensa di fermarli perché insieme a loro arrivano anche i turisti veri che poi portano soldi e business. Invece quelli che arrivano dal mare sono un’altra storia. Gli Africani non portano soldi. È una semplificazione quella di Nello Scavo, lo dice anche lui, ma occorre farla perché altrimenti si rischia di non capire cosa sono le migrazioni, che non è tanto una questione di sicurezza come qualcuno strumentalizza, ma è un flusso che nasce e cresce e si modifica nel tempo per effetto di tante motivazioni che sostanzialmente si sintetizzano intorno ad interessi economici i più svariati. I soldi in buona parte spiegano i fenomeni migratori.

Due ore di testimonianza. Con i numeri che servono per capire la dimensione del fenomeno, il dramma, le conseguenze. Per capire che la sola guerra civile dello Yemen iniziata nel 2015 sta provocando da allora un flusso di ritorno di profughi africani che lavoravano laggiù di cui una parte si addensa alle porte dell’Europa e cerca di arriva da noi. Una guerra che se andiamo ben a vedere è fomentata dalle armi vendute dai paesi occidentali e fra questi c’è anche l’Italia con un’azienda sarda in prima linea nella fabbricazione di bombe aeree.

Il capitolo Libia. La storia di quando Nello entra clandestinamente, delle piattaforme petrolifere, dei profughi usati come schiavi e poi imbarcati quando sono ormai consumati. Storie di soprusi, abusi di ogni sorta. Un inferno da cui spesso uscire per rischiare di morire in mare è una scelta obbligata. In mare si continua a morire, anche se non da un’anno non ci sono più informazioni in merito. Tutto tace, le ONG sono allontanate, i porti sono “chiusi”. Eppure si continua a partire. Qualcuno arriva e sparisce nel nulla. C’è chi li aspetta? Di nuovo soldi, interessi e forse altro che non ci è dato di sapere.

La serata scorre via veloce. Arrivano le domande. All’inizio il pubblico è timido, poi incomincia a voler sapere, a voler capire fino in fondo. Nello Scavo con la sua dialettica da giornalista continua a raccontare, a mettere insieme i pezzi, a formare il puzzle, a restituire un quadro d’insieme di ciò che comportano le migrazioni… La rotta balcanica, che ha fatto camminando con i profughi, le sue contraddizioni, cristiani aiutati dai mussulmani e poi inseguiti e perseguitati dai cristiani… Storie piene di controsensi, tutto guidato da interessi politici, economici e ancora soldi… tutto diventa un commercio quando passano così tante persone.

Poi il capitolo delle ONG, le navi in mare, cosa fanno e di cosa sono state accusate. Salvare vite. Ecco uno dei video proiettati nel corso della serata.


La serata sembra non aver fine. Verso mezzanotte chiudiamo le domande che continuano ancora a bordo sala.

Grazie a Nello Scavo per il lavoro che fa, per come lo fa, come ha detto lui senza buonismo, solo per rappresentare le chiavi di lettura di una realtà che spesso il pregiudizio e le false informazioni non fanno cogliere nella sua complessità e drammaticità.

L’Europa ha delle responsabilità, il fenomeno c’è e va governato, il dramma spesso è alimentato dagli interessi economici degli stessi paesi che poi devono gestirne le conseguenze… Le soluzioni ci possono essere ma prima occorre prendere coscienza.

Nello Scavo conclude la serata con alcune storie che danno speranza. Una donna che organizza una accoglienza per i profughi che arrivano ai balcani… un uomo che smina il Kosovo devastato dopo essere stato un imprenditore che le fabbricava. Storie che merita sentire… verso la fine della registrazione le trovate.

Un altro capitolo della scuola di politica si è chiuso. Grazie Nello Scavo di essere venuto a Savigliano.

Europa e Migranti: Cosa è successo? Quali soluzioni?

Nuovo evento a Marzo per la scuola di politica dell’Associazione Benecomune. Come anticipato nella serata del 18 gennaio e dopo il partecipato incontro dedicato all’investire nello Sport di giovedì  28 febbraio scorso, arriva l’appuntamento che riprende il tema migrazioni amplificandolo sul rapporto fra l’Europa, con la sua politica di gestione dei flussi e la situazione dei Migranti, con i tanti retroscena dei viaggi della speranza che portano così tante persone a cercare di andare via dai loro paesi per le ragioni più diverse, dal fuggire una guerra alle ragioni economiche.

Con un testimonial d’eccezione, il prossimo Lunedì 11 Marzo alle ore 21, al Cinema Aurora di via Ghione 10 a Savigliano, Benecomune ripropone una seconda serata sul tema di estrema attualità dei migranti, cercando di capire innanzitutto cosa è successo in Europa alla politica di gestione dei flussi e quali conseguenze ha portato, quali numeri caratterizzano il fenomeno e la sua portata nei diversi paesi. Allo stesso tempo cercheremo di capire meglio quali siano le condizioni nelle quali si sono trovate migliaia di persone utilizzando le diverse rotte attraversando paesi e pericoli.

L’incontro sarà incentrato sull’intervento di Nello SCAVO, la cui partecipazione straordinaria potrà permetterci di confrontarci con uno dei reporter che in questi anni hanno seguito in prima linea le vicende dei migranti e non solo.

Nello SCAVO è un giornalista di Avvenire, un reporter internazionale, un cronista giudiziario. Corrispondente di guerra, collabora con diverse testate estere. Le sue inchieste sono state rilanciate dalle principali testate del mondo, fra cui The New York Times, The Washington Post, The Independent, Le Monde, Huffington Post, La Croix, Bbc, Cnn, Clarin, La Nacion, El Pais, El Mundo e altri.

Nel settembre 2017 è riuscito a introdursi in una prigione clandestina degli scafisti libici, raccontando in presa diretta quali siano le condizioni dei migranti intrappolati. Nel 2016, dopo avere percorso e raccontato per oltre un anno la rotta terrestre dei Balcani, insieme a carovane di profughi, è stato in Siria scoprendo le catacombe dove sono tornati a vivere i cristiani sotto i bombardamenti.

Negli ultimi anni è stato tra i giornalisti internazionali a trascorrere più tempo sulle navi di salvataggio dei migranti nel Mediterraneo. E nel gennaio 2019 è stato il primo giornalista a salire a bordo della nave Sea Watch 3 che per tre settimane è stata bloccata in mare dopo avere soccorso, con la Sea Eye, 49 migranti a cui non era stato permesso di sbarcare.

Partecipano alla serata Alessandra FROSSASCO, Assessore alle Politiche sociali e Sergio MONDINO,  Presidente Consulta della Solidarietà.

L’incontro come di consueto è aperto a tutta la cittadinanza e sarà in diretta Fb sulla pagina https://www.facebook.com/Ass.BeneComune/

Investire nelle Sport è una esperienza di successo

Giovedì 28 Febbraio si è svolto l’incontro sullo Sport con la partecipazione di Andrea IPPOLITO, Direttore Generale del CUS Torino, che ha illustrato la storia recente, gli ultimi 20 anni del Centro Universitario Sportivo che fa crescere da oltre settant’anni lo sport torinese. Con Marco BENEDETTI, architetto dello «studio28architettura» di Bergamo, si è parlato delle varie forme di partenariato pubblico privato, dal project financing al leasing in costruendo, affrontando le novità normative in termini contrattuali che sono intervenute in questi ultimi anni.

Dalla storia del Cus Torino è emersa una realtà molto articolata, una polisportiva con un centinaio di discipline, 25 sport agonistici, eventi di forte richiamo e ricaduta sulla città. Con i suoi 56 mila associati e 25 mila utilizzatori abituali degli 8 impianti a disposizione, viene gestita con logiche manageriali senza tradire i valori dello sport e con più di 300 volontari che consentono di gestire tutte le attività. L’esposizione ha stimolato le riflessioni del pubblico, per lo più costituito da associazioni sportive, sulla validità della forma polisportiva, arrivando anche a chiedere cosa bisogna fare per crearne una nuova. Segnale di forte interesse a mettere insieme le risorse, vero tema centrale dello sport oggi per riuscire ad avere gli strumenti necessari per praticarlo, a partire dalla qualità e praticità degli impianti. Sul fronte degli investimenti, l’analisi dettagliata degli strumenti a disposizione e alcuni esempi di impianti realizzati nel lombardo ha consentito una disamina dettagliata delle potenzialità del partenariato pubblico privato.

Una serata dunque che consente di aprire un confronto e stimolare alcuni ragionamenti di prospettiva che l’assessore allo sport presente, Paolo TESIO, ha saputo sottolineare in chiusura.

Alla fine dell’incontro diverse ancora le domande e i commenti con i due relatori a certificazione di una serata dai contenuti importanti e di confronto che probabilmente richiederà ancora di ritornare sull’argomento.